Una squadra di marinai statunitensi della nave ammiraglia della VI Flotta degli Stati Uniti, la Mount Whitney, ha partecipato ad un’attività di pulizia della spiaggia di Serapo, situata a Gaeta. L’iniziativa è stata promossa dal capitano di corvetta e cappellano della nave, Drew Nelson, che ha collaborato con il capo di gabinetto del sindaco Roberto Mari per organizzare l’evento.
I marinai, circa una ventina, si sono attrezzati con sacchi di rifiuti forniti dalla società De Vizia e hanno pettinato l’arenile alla ricerca di plastica, alluminio, vetro, carta, mozziconi di sigarette e altri rifiuti. La pulizia è stata effettuata in tutte le zone libere di Serapo, con una particolare attenzione alla rimozione dei rifiuti vicino alla battigia. È importante sottolineare che tra i volontari si sono notate anche numerose donne, dimostrando una grande partecipazione alla causa ambientale.
Il sindaco Cristian Leccese ha ringraziato i marinai americani per aver dedicato parte del loro tempo libero per contribuire alla pulizia della spiaggia di Serapo. Ha inoltre sottolineato l’importanza dei militari americani nella comunità locale e ha ringraziato la VI Flotta degli Stati Uniti per il contributo che danno al territorio.
L’assessore all’ambiente Diego Santoro ha evidenziato l’importanza della raccolta dei rifiuti sulla spiaggia, sottolineando che l’abbandono di questi rifiuti può causare danni irreparabili alla fauna marina, spesso ferita o uccisa per ingestione di plastica e suoi derivati.
Oltre a rinsaldare l’amicizia tra le due comunità, l’obiettivo principale dell’iniziativa è stato quello di sensibilizzare i fruitori della spiaggia ad avere maggiore attenzione nella gestione dei propri rifiuti, al fine di preservare il paesaggio naturale e di lasciare un ambiente integro alle generazioni future. La partecipazione dei marinai americani alla pulizia della spiaggia di Serapo rappresenta un esempio di impegno ambientale e sociale che potrebbe essere replicato in altre comunità per preservare l’ambiente e promuovere la sostenibilità.