Cardarelli, non rispetta il turno e prende a schiaffi una giovane dottoressa: 32enne denunciata dai carabinieri

Il pronto soccorso del Cardarelli

Non vuole rispettare il turno e schiaffeggia un medico. Poi aggredisce guardia giurata. Così, sabato 31 agosto, una 32enne residente nel quartiere Pendino di Napoli è stata denunciata dai carabinieri della stazione Vomero-Arenella per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. L’aggressione è avvenuta all’interno del Pronto Soccorso del Cardarelli, dove alcuni presenti hanno segnalato ai carabinieri che una donna, senza rispettare l’ordine imposto dal triage, stava pretendendo dai sanitari di essere immediatamente sottoposta ad esami diagnostici. Invitata ad attendere il proprio turno da una giovane dottoressa di 29 anni, la 32enne la colpiva con uno schiaffo al volto. Non contenta, la donna si è scagliata contro una guardia giurata intervenuta in difesa della dottoressa, finché l’arrivo dei carabinieri ha fatto scattare l’identificazione e la denuncia della donna.

Sull’accaduto, l’ospedale Cardarelli ha emanato una nota in cui spiega che “una giovane dottoressa del Pronto Soccorso è stata aggredita da una donna che era entrata nella struttura senza averne necessità”. “La donna – prosegue la nota dell’ospedale – lamentava che nella giornata precedente, nel corso di un precedente accesso, non era stata sottoposta ad un particolare esame che, secondo la sua opinione, sarebbe stato fondamentale per valutare il suo stato di salute. La dottoressa aggredita, un medico specializzando che con passione e dedizione ha scelto di recente di lavorare al Pronto Soccorso del Cardarelli, è stata oggetto dell’aggressione in quanto è stata la prima persona in camice incontrata dalla donna nell’accedere alla struttura. La donna, immediatamente dopo, ha aggredito anche il personale della sicurezza intervenuto in difesa del medico”.

Per Antonio d’Amore, direttore generale del Cardarelli che ha incontrato oggi la dottoressa aggredita per manifestarle la sua solidarietà, “aggredire medici, infermieri e personale sanitario significa di fatto negare il futuro a questa terra, trasformare la passione in disillusione”. “La sanità in Italia – prosegue il direttore del Cardarelli – è pubblica e gratuita eppure c’è un prezzo da pagare sempre più alto per chi invece è in prima linea e ci lavora. Questo non è più tollerabile, tanto è vero che il nostro ospedale è stato uno dei primi in Italia ad adottare un protocollo operativo in base al quale l’Azienda ospedaliera si fa direttamente carico della denuncia presso le autorità giudiziarie. Stiamo facendo tutto quello che è nelle nostre possibilità per fronteggiare la violenza sui sanitari, non lasceremo soli medici, infermieri ed operatori sanitari che vengono ripagati con la violenza per la propria disponibilità e le proprie competenze”.

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