Operai e informatici i più richiesti entro il 2028
Entro il 2028 ci sarà bisogno di assumere circa 3,1-3,6 milioni di persone, cioè 630-730 mila ogni anno (fonte Unioncamere). Due le aree di competenza che potranno fare la differenza: si tratta di “verde” e digitale, cioè rispettivamente competenze che riguardano la transizione energetica ed ecologica e conoscenze specifiche legate allo sviluppo informatico di tanti settori. Sono molto utili anche i dati sulla distribuzione del fabbisogno di lavoratori, che coprono diversi settori e diverse tipologie di personale: non mancano certo impiegati e tecnici specializzati, ma secondo le stime circa un quinto dell’offerta di lavoro riguarderà operai e artigiani specializzati.
Le aziende cercano modelli di attività sempre più sostenibili, rispettosi anche dei regolamenti nazionali e internazionali sui temi energetici ed ecologici: spesso cambiano i metodi di lavoro, cercando nuovi professionisti e facendo formazione ai dipendenti. Allo stesso tempo, nascono nuove imprese e professionalità legate ad ambiente e sostenibilità. Questi cambiamenti coinvolgono molti lavoratori in settori diversi, per esempio tecnici delle costruzioni e scienziati ambientali, ma anche gli operai specializzati di agricoltura e produzione alimentare.
L’altra grande rivoluzione è quella digitale: ben due terzi delle aziende italiane nel 2023 hanno investito nella digitalizzazione, un dato che si confermerà anche nei prossimi anni. L’uso di internet e di strumenti multimediali diventerà indispensabile per oltre 2,1 milioni di lavoratori occupati, con livelli diversi: questa competenza sarà richiesta a circa il 21% degli operai, salirà quasi al 60% per i ruoli impiegatizi, fino ad arrivare al 100% nei gruppi delle professioni di alta dirigenza.
Sulla scia di questi cambiamenti, nei prossimi anni ci saranno diverse opportunità anche per le professioni operaie e artigiane: secondo la stima di Unioncamere, infatti, entro il 2028 ci sarà bisogno in questi ambiti di circa 500/600 mila persone, cioè poco meno del 20% del totale dell’offerta di lavoro. In particolare: 340-410 mila operai e artigiani specializzati; 165-209 mila conduttori di veicoli a motore e di impianti. Il settore delle costruzioni è quello con la richiesta maggiore, si calcola che ci sarà bisogno di almeno 154mila persone. Anche l’industria meccanica richiederà oltre 45 mila tra meccanici, montatori e manutentori. Seguono poi il settore della preparazione alimentare e quello del tessile-abbigliamento. (M.C.)
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