Vincenzo Capuano, presidente Botteghe di San Gregorio Armeno: “Difendiamo il diritto di lavorare nella nostra città”
“Napoli sta subendo una narrazione tossica oltre che un sabotaggio sistematico e studiato per polverizzare il patrimonio turistico e commerciale che lo spontaneismo del popolo napoletano ha saputo inventare negli ultimi anni – ha dichiarato il Presidente delle Botteghe di San Gregorio Armeno -. Il danno più grande è stato fatto quando i media locali hanno mistificato la realtà facendo credere all’opinione pubblica che la proposta di qualcuno circa un fantomatico ticket di ingresso al centro storico di Napoli, fosse una verità.
Questo fatto del tutto falso ha scoraggiato migliaia di persone, anche dalla provincia, a visitare Napoli. Inoltre – continua Capuano – sarebbe interessante un chiarimento circa le tariffe esorbitanti dei mezzi di trasporto (treni, aerei) durante il fine settimana, verso Napoli. È importante sottolineare anche l’atteggiamento di molti media napoletani che supportano gli influencers che si fanno pubblicità sulle spalle di Napoli, inventando di sana pianta fatti e narrazioni sul turismo napoletano. Si fa un gran parlare di “overturism”, eppure Napoli ha questi fantomatici “B&B” e case vacanza vuoti o semi vuoti. Le strade di Spaccanapoli e via Toledo (perché di questo parliamo) si riempiono in qualche fine settimana. Il problema è evidentemente ingigantito da una cattiva gestione mediatica e dalla mancanza di una risposta seria e netta degli operatori turistici e del sistema ho.re.ca che non insorgono in massa contro questo declino in cui alcuni vogliono coscientemente trascinare tutti, organizzato da una parte piccola ma decisiva della città che vorrebbe Napoli e le sue strade per i propri piccoli interessi. Napoli, invece, a nostro avviso, è una città di grandi opportunità, per la provincia e per i migliaia di napoletani che ogni anno sono costretti a scappare via perché ostaggio da decenni e decenni di un gruppo ristretto di persone intende gestire questa città ad uso e consumo della propria visione che non prevede lo sviluppo della piccola e media imprenditoria, del commercio e dell’artigianato, boicottando costantemente ogni piccolo segno di rinascita ed entusiasmo che si avverta in città. Questa tendenza criminale va fermata e il nostro atto di denuncia pubblico è sacrosanto: siamo una di quelle strade che rappresentano una napoletanità verace, antica, popolare e intendiamo difendere il valore che Napoli deve avere a livello turistico con tutte le nostre forze. Stavolta abbiamo la forza e la voce di difenderci e non abbiamo alcuna intenzione di rimanere a guardare. Noi ci batteremo sempre per il nostro diritto di vivere e lavorare nei posti dove siamo nati e dove le nostre radici affondano profonde secondo antica memoria” – conclude Capuano.
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