Coltelli e pistole in metropolitana: da gennaio sequestrate 469 armi

Coltelli in metro: continuano nelle stazioni della Linea 1 e della Linea 2 i controlli dei Carabinieri col metal detector. Continua la campagna di sensibilizzazione contro uso delle armi. E i dati dei sequestri di armi effettuati da gennaio a fine settembre sono inquietanti e indicano in 469 il totale delle armi sequestrate, per lo più a giovanissimi.

Una lama impugnata da un 15enne racconta molto. Di insicurezze, di un senso distorto di potere. Dell’assenza di una famiglia forte, di dialogo o riflessione. Ed è sintomo di una cultura che non ha ancora trovato un equilibrio, avvezza a dirimere i conflitti attraverso la violenza e la prevaricazione. Un coltello nelle mani di un minore non può ridursi ad un pensiero fine a sé stesso. L’impatto sull’identità di un ragazzo ancora in piena formazione può essere devastante. Specie se quell’arma diventa strumento di offesa o morte. I carabinieri del comando provinciale di Napoli si assicurano che ogni giorno le armi siano allontanate dalla strada ma anche dalle coscienze di chi ritiene risolutivo un atto sconsiderato. Alle campagne di sensibilizzazione condotte su più piani istituzionali, i militari napoletani affiancano quotidianamente un’azione decisa nelle piazze, in strada, nei locali della movida. Negli ultimi giorni abbiamo raccontato di un 16enne armato di una pistola da guerra, sorpreso in piazzetta Carolina a chiacchierare con gli amici. E di due ragazzini che hanno ritenuto i due coltelli che portavano in tasca come un qualcosa di “normale”. Quella di oggi è cronaca di un ulteriore passo nel contrasto alla violenza. I militari della compagnia Vomero stanno svolgendo servizi di controllo nelle stazioni metropolitane del quartiere, utilizzando anche il metal detector. E in poche ore saranno 3 i giovanissimi denunciati nella stazione di Piscinola. Il primo ha compiuto 18 anni da pochi giorni, in tasca aveva un coltello a serramanico di 15 centimetri. Gli altri due hanno 15 e 16 anni e un pugnale a testa agganciato alla cintura. Con la rituale scusa del “devo potermi difendere”, si sta facendo largo quella di una maliziosa inconsapevolezza: “non sapevo fosse illegale!”, rispondono in molti. Le ultime 3 lame sottratte si aggiungono al lungo elenco di armi sequestrate. Da gennaio fino all’ultimo giorno di settembre, il comando provinciale di Napoli ha sequestrato 206 armi da fuoco, 51 in più rispetto allo stesso periodo nell’anno 2023. Sono 263 le armi da taglio, 91 in più rispetto allo scorso anno. Sono 90 gli oggetti utilizzati come armi improprie – mazze, tirapugni, nunchaku – poste sotto sequestro quest’anno dai carabinieri in tutta la provincia. 13 in più rispetto al 2023. Una media che nel 2024 sfiora le due armi al giorno.

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