Conte nuovo allenatore, inizia il matrimonio con Napoli
di Sergio Curcio
Ora che la notizia è ufficiale e l’incontro è stato immortalato da fotografi e telecamere l’attesa, da crescente, è diventata ora spasmodica per tifosi, addetti ai lavori e, forse, per gli stessi protagonisti. Da un lato Aurelio De Laurentiis, presidente padrone del Napoli, dall’ altro Antonio Conte, l’allenatore più difficile e divisivo delle proprietà di club calcistici. Come è possibile che due personalità tanto forti spigolose e divergenti nei loro personalissimi interessi possano aver trovato una soluzione punto d’ incontro? Forse una cosa del genere poteva e può accadere solo a Napoli dove l’ esplosività del Vesuvio resta per ora addomesticata dalla Sirena Parthenope e dove due caratteri vulcanici devono unirsi per un interesse Comune che vale il futuro di entrambi. Del Laurentiis per un riscatto immediato dopo l’ annus Horribilis vissuto da squadra e società, Conte per il rilancio in grande stile delle sue ambizioni dopo lo stop consensuale di un anno fa col Tottenham. Quale piazza migliore di Napoli per …girare un nuovo capitolo di una vita vita professionale impeccabile e instancabile ma alla ricerca costante dì pretese sempre crescenti per un bisogno quasi ossessionato per sé, ossessionante per gli altri( i dirigenti dei club allenati n.d.r.), di migliorarsi e migliorare sempre? Non c’è niente di scontato in questa strana unione che dovrebbe diventare la forza del Napoli e dei napoletani ma che potrebbe anche implodere clamorosamente creando macerie a macerie. De Laurentiis come in un tavolo di poker ha detto “all-in”. Conte, amato dalle tifoserie ma visto con sospetto dalle attuali proprietà e dirigenze calcistiche proiettate su allenatori aziendalisti e signor si per creare soprattutto business ha scelto il peggior tipo di presidente-padrone…De Laurentiis è andato controcorrente e dopo una stagione con tre, dico tre,allenatori che non ne hanno fatto uno grazie anche alla…fattiva collaborazione di giocatori distratti e delusi dalle …promesse mancate del presidente, è tornato sui suoi passi ritornando a un allenatore grintoso, lavoratore umile sul campo dove pretende il massimo da tutti in primis da sé stesso. Certo i precedenti con Benitez, Sarri, Ancelotti e da ultimo con Spalletti non inducono all’ ottimismo per come si sono concluse le rispettive storie … d’ amore con il presidente, ma la situazione nella quale si trova ora il Napoli deve fare riflettere molto profondamente De Laurentiis sul modus operandi sul mercato e su quello agendi nei confronti di Conte che necessita di una certa libertà di azione anche nell’ allestimento del prossimo Napoli. Un Napoli che non avendo impegni europei può concentrarsi totalmente sul campionato e sulla Coppa Italia. Non più di 45 partite in stagione, dunque la possibilità di una rosa più corta in vista di un ampliamento nella stagione 2025-26 quando ci si augura che la squadra ritorni in Champions League.
Questo potrebbe essere il primo punto d’ accordo tra ADL e Conte che, con i soldi della cessione di Osimhen e di qualche altro giocatore non ritenuto funzionale dal tecnico alla sua idea di gioco, potrebbe trovare quei tre, quattro elementi in grado di riportare il Napoli tra le grandi del campionato. Due difensori, un paio di centrocampisti e due attaccanti se oltre a Osimhen dovesse partire anche Simeone. Il tecnico leccese, inoltre, è bravo nel rivitalizzare mentalmente e fisicamente giocatori reduci da stagioni non troppo fortunate e nel Napoli ce ne sono molti bravi e bisognosi di un restyling atletico e mentale.
In questo senso Conte è più di una garanzia e non a caso i tifosi dalla più profonda delusione sono passati ad un entusiasmo esagerato se non si conoscono gli innesti che verranno inseriti per migliorare e rafforzare la squadra. Il Napoli, insomma, è nelle mani di Conte e nella capacità di De Laurentiis di fare “solo” il presidente senza altri…incarichi. Detta così sembra facile, ma hai visto mai che la strana coppia possa filare d’amore e d’ accordo se Conte s’innamora di Napoli e DeLa ridimensiona il suo ego?
Non dovesse accadere, avremmo un allenatore in cerca d’ autore e un presidente che allungherebbe la lista dei suoi allenatori top ingaggiati e…ripudiati. O piuttosto il contrario? State certi che ne vedremo comunque delle belle, perché o sarà un trionfo o sarà una tragedia, sportiva s’intende, per i nostri, per il Napoli e per i napoletani, tifosi e non.
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