Diseguaglianze sociali, dove si vive peggio a Napoli?

napoli-4

Uno studio della Federico II e dell’Università di Palermo ha mappato quartieri e comuni delle due province per individuare sacche di disagio

Dal 2000 a oggi la qualità della vita a Napoli è peggiorata. Almeno questo emerge da quello che i cittadini percepiscono. Uno studio delle Università di Napoli (Federico II) e Palermo punta a realizzare una mappa delle diseguaglianze sociali nelle città del Sud Europa, con un focus proprio sulle province di Napoli e Palermo.

Tra le zone più depresse dell’area metropolitana partenopea ci sono alcuni lotti 219 di Ponticelli, in primis il Lotto 0, Scampia, alcune aree di Pianura, ma anche il Parco Verde di Caivano e il Rione Salicelle ad Afragola che, afferma Giovanni Laino, docente di Architettura della Federico II, “…ha molti più problemi di Caivano”.

Dall’inizio del 2000 a oggi “…ci sono stati momenti di crisi sociale ed economica che hanno avuto conseguenze anche sull’organizzazione urbanistica delle città. Molti quartieri hanno cambiato pelle dal punto di vista sociale-economico e questi cambiamenti vanno studiati e descritti con indicazioni e suggerimenti ai decisori politici, per adattare le politiche pubbliche e far sì che la distribuzione di servizi e infrastrutture riduca le diseguaglianze crescenti che si stanno manifestando nelle città contemporanee”. E’ questa la strada descritta da Ignazio Vinci, architetto urbanista dell’Università di Palermo e coordinatore nazionale del progetto ‘Mapping the new spatial inequalities within Southern Europe’.

Una ricerca che coinvolge Napoli e Palermo in Italia insieme ad Atene, Marsiglia, Barcellona, Lisbona per tracciare una strada condivisa per il futuro di eguaglianza dei quartieri, finanziato dall’Ue e dal Ministero dell’Università e della Ricerca. “Noi lavoriamo – spiega Vinci – sulla base di dati statistici, sapendo che nelle amministrazioni locali c’è spesso una carenza nella capacità di osservare i cambiamenti in atto e soprattutto di legarli alle politiche urbanistiche, sociali, ambientali. Il nostro progetto di ricerca nasce per sostenere la conoscenza dei decisori pubblici nel trovare migliori politiche pubbliche in settori vitali”.

Share this content:

Alessandro Migliaccio Giornalista e scrittore, autore di numerose inchieste nazionali sulla camorra, sugli sprechi di denaro pubblico, sulla corruzione, sulle truffe e sui disservizi in Italia. Ha lavorato dal 2005 al 2020 per “Le Iene” (Mediaset), affermandosi con una serie di servizi che hanno fatto scalpore tra cui quelli sulla compravendita di loculi nei cimiteri, sulla cosiddetta "terra dei fuochi" e sulla pedofilia nella Chiesa. Ha lavorato anche per “Piazza pulita” (La7), Il Tempo, Adnkronos, E-Polis, Napolipiù, Roma, Il Giornale di Napoli e Il Giornale di Sicilia. Ha scritto tre libri di inchiesta (“Paradossopoli – Napoli e l’arte di evadere le regole”, ed. Vertigo 2010, “Che s’addà fa’ pe’ murì – Affari e speculazioni sui morti a Napoli”, ed. Vertigo 2011 e “La crisi fa 90”, ed. Vertigo 2012) e un libro di poesie (“Le vie della vita”, ed. Ferraro 1999). Ha ricevuto una targa dall'Unione Cronisti Italiani come riconoscimento per il suo impegno costante e coraggioso come giornalista di inchiesta. Ha ricevuto anche il Premio L'Arcobaleno napoletano dedicato alle eccellenze della città partenopea. È stato vittima di un'aggressione fisica da parte del comandante della Polizia Municipale di Napoli nel 2008 in seguito ad un suo articolo di inchiesta ed è riuscito a registrare con una microcamera nascosta l'accaduto e a denunciarlo alle autorità devolvendo poi in beneficenza all'ospedale pediatrico Santobono di Napoli la somma ricevuta come risarcimento del danno subito. Nel 2017 ha fondato e diretto per alcuni anni Vomero Magazine, nel 2019 ha fondato il quotidiano Napoli, di cui è stato direttore per 4 anni. Attualmente, oltre agli articoli per Napoli Oggi, lavora anche per Napoli Today dove pubblica inchieste e approfondimenti sulla città ed inoltre collabora con la trasmissione Striscia la Notizie oltre che con le riviste Oggi e Giallo.