La Giornata del Jazz 2024 a Napoli si celebra con Gianluca Petrella e la sua Cosmic Renaissance

Promossa dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto Napoli Città della Musica, il 30 aprile si celebra a Napoli la Giornata Internazionale del Jazz 2024, ideata da Herbie Hancock nel 2011

Il concerto è realizzato anche grazie alla collaborazione interistituzionale con l’Archivio di Stato per la valorizzazione del sito con eventi culturali e di spettacolo. Dopo l’Auditorium Porta del Parco di Bagnoli, Castel Capuano e la Basilica di San Giacomo degli Spagnoli, si amplia così il numero dei siti monumentali e luoghi d’arte che, ospitando iniziative promosse dall’amministrazione, potranno essere fruiti da un pubblico sempre più ampio.

Il jazzista pugliese Gianluca Petrella presenterà il progetto Cosmic Renaissance, ispirato alla musica di Sun Ra, pianista compositore poeta e filosofo statunitense fra le figure più controverse del jazz moderno, conosciuto per la sua “filosofia cosmica” che Petrella riprende e fa sua addentrandosi nei labirinti sonori della musica più nera per tracciare nuove rotte sulla cartografia afrofuturista.

Come diceva la grande Nina Simone, il jazz non è solo musica, è uno stile di vita, è un modo di essere, un modo di pensare. È a partire da questo fondamentale incipit che Napoli, che ha una sua storica tradizione jazzistica, diventa vetrina importante per celebrare il jazz e la cultura che rappresenta. Una cultura che affonda le sue radici nella difesa della dignità umana, nella democrazia e nei diritti civili e che trova nella musica il potere di unire le persone in tutto il mondo.

L’UNESCO promuove la Giornata Internazionale del Jazz in oltre 190 paesi, con la guida di Audrey Azoulay, Direttore Generale UNESCO, e del leggendario pianista e compositore jazz Herbie Hancock, che è ambasciatore UNESCO per il dialogo interculturale e presidente della Herbie Hancock Institute of Jazz.

Maggiori info su Gianluca Petrella protagonista dell’International Jazz Day 2024 di Napoli

Gianluca Petrella, trombonista, è tra i più riconosciuti musicisti italiani nel mondo – vincitore per due anni consecutivi del celebre “Critics Poll” della rivista Down Beat, nella categoria “artisti emergenti – in oltre 20 anni di carriera ha collaborato con artisti di fama internazionale scrivendo, performando e incidendo musica in maniera trasversale, dalla sperimentazione al mainstream. È universalmente riconosciuto per aver conquistato i palcoscenici e i festival più prestigiosi del mondo (da Montreal a Toronto, passando per Tokyo, Rio de Janeiro, Buenos Aires, Parigi, Londra, New Orleans…), per i lavori editi da prestigiose etichette (ECM Records, Blue Note, !K7, Ninja Tune) e per le sue collaborazioni con Enrico Rava e altri big. Collaborazioni non solo in ambito jazz tra cui: l’acclamata superstar della techno Ricardo Vilallobos, con Moritz Von Oswald, pioniere dell’elettronica tedesca, con dj Gruff – icona dell’hip hop italiano – e con il leggendario agitatore di dancefloor Dj Ralf. Dal 2017 è entrato a far parte della band di Lorenzo Cherubini alias Jovanotti. Tra gli altri progetti in campo jazz il trio con Michele Rabbia e Eivind Aarset.

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Alessandro Migliaccio Giornalista e scrittore, autore di numerose inchieste nazionali sulla camorra, sugli sprechi di denaro pubblico, sulla corruzione, sulle truffe e sui disservizi in Italia. Ha lavorato dal 2005 al 2020 per “Le Iene” (Mediaset), affermandosi con una serie di servizi che hanno fatto scalpore tra cui quelli sulla compravendita di loculi nei cimiteri, sulla cosiddetta "terra dei fuochi" e sulla pedofilia nella Chiesa. Ha lavorato anche per “Piazza pulita” (La7), Il Tempo, Adnkronos, E-Polis, Napolipiù, Roma, Il Giornale di Napoli e Il Giornale di Sicilia. Ha scritto tre libri di inchiesta (“Paradossopoli – Napoli e l’arte di evadere le regole”, ed. Vertigo 2010, “Che s’addà fa’ pe’ murì – Affari e speculazioni sui morti a Napoli”, ed. Vertigo 2011 e “La crisi fa 90”, ed. Vertigo 2012) e un libro di poesie (“Le vie della vita”, ed. Ferraro 1999). Ha ricevuto una targa dall'Unione Cronisti Italiani come riconoscimento per il suo impegno costante e coraggioso come giornalista di inchiesta. Ha ricevuto anche il Premio L'Arcobaleno napoletano dedicato alle eccellenze della città partenopea. È stato vittima di un'aggressione fisica da parte del comandante della Polizia Municipale di Napoli nel 2008 in seguito ad un suo articolo di inchiesta ed è riuscito a registrare con una microcamera nascosta l'accaduto e a denunciarlo alle autorità devolvendo poi in beneficenza all'ospedale pediatrico Santobono di Napoli la somma ricevuta come risarcimento del danno subito. Nel 2017 ha fondato e diretto per alcuni anni Vomero Magazine, nel 2019 ha fondato il quotidiano Napoli, di cui è stato direttore per 4 anni. Attualmente, oltre agli articoli per Napoli Oggi, lavora anche per Napoli Today dove pubblica inchieste e approfondimenti sulla città ed inoltre collabora con la trasmissione Striscia la Notizie oltre che con le riviste Oggi e Giallo.

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