L’arbitro di Barca-Napoli aveva un dispositivo nell’orecchio e fischiava tardi. Lahoz: “L’Uefa spieghi!”

Uno strano oggetto nell’orecchio di Danny Makkelie, l’arbitro di Barcellona-Napoli, sta facendo discutere all’indomani della gara valida per il ritorno degli Ottavi di Champions League. Da una parte Makkelie aveva il classico auricolare per comunicare con Var, quarto uomo e guardalinee, ma dall’altra parte, come ripreso dalle telecamere, aveva uno strano oggetto forse wireless. A che serviva? Come scrive Relevo, l’ex arbitro Mateu Lahoz chiede spiegazioni alla Uefa e vuole capire che oggetto fosse, a cosa servisse, specialmente perché la gara ha vissuto di diversi momenti concitati con episodi dubbi, come il netto rigore negato a Osimhen, ma anche fischi e decisioni prese con qualche attimo di ritardo. “Un arbitro non può arbitrare stando isolato dal contesto – dice Lahoz – in campo serve incoraggiamento. Mai visto un oggetto simile!”.

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Alessandro Migliaccio Giornalista e scrittore, autore di numerose inchieste nazionali sulla camorra, sugli sprechi di denaro pubblico, sulla corruzione, sulle truffe e sui disservizi in Italia. Ha lavorato dal 2005 al 2020 per “Le Iene” (Mediaset), affermandosi con una serie di servizi che hanno fatto scalpore tra cui quelli sulla compravendita di loculi nei cimiteri, sulla cosiddetta "terra dei fuochi" e sulla pedofilia nella Chiesa. Ha lavorato anche per “Piazza pulita” (La7), Il Tempo, Adnkronos, E-Polis, Napolipiù, Roma, Il Giornale di Napoli e Il Giornale di Sicilia. Ha scritto tre libri di inchiesta (“Paradossopoli – Napoli e l’arte di evadere le regole”, ed. Vertigo 2010, “Che s’addà fa’ pe’ murì – Affari e speculazioni sui morti a Napoli”, ed. Vertigo 2011 e “La crisi fa 90”, ed. Vertigo 2012) e un libro di poesie (“Le vie della vita”, ed. Ferraro 1999). Ha ricevuto una targa dall'Unione Cronisti Italiani come riconoscimento per il suo impegno costante e coraggioso come giornalista di inchiesta. Ha ricevuto anche il Premio L'Arcobaleno napoletano dedicato alle eccellenze della città partenopea. È stato vittima di un'aggressione fisica da parte del comandante della Polizia Municipale di Napoli nel 2008 in seguito ad un suo articolo di inchiesta ed è riuscito a registrare con una microcamera nascosta l'accaduto e a denunciarlo alle autorità devolvendo poi in beneficenza all'ospedale pediatrico Santobono di Napoli la somma ricevuta come risarcimento del danno subito. Nel 2017 ha fondato e diretto per alcuni anni Vomero Magazine, nel 2019 ha fondato il quotidiano Napoli, di cui è stato direttore per 4 anni. Attualmente, oltre agli articoli per Napoli Oggi, lavora anche per Napoli Today dove pubblica inchieste e approfondimenti sulla città ed inoltre collabora con la trasmissione Striscia la Notizie oltre che con le riviste Oggi e Giallo.