Peccato Mortale non acquistare a Gennaio, tre acquisti per continuare a sognare

Adesso parlo io by Massimo Sparnelli

Dopo il successo contro la Juventus e la doppia esaltante affermazione del Napoli, seguito al colpo grosso di Bergamo, sulla prima pagina del campionato c’è di nuovo lo stemma di colore azzurro. La squadra, che Conte ha plasmato a propria immagine e somiglianza, ha la bellezza di 53 punti dopo 22 partite, il che porterebbe ad una proiezione di assoluta e autorevole quota scudetto. Il tecnico in conferenza stampa, subito dopo aver battuto la Signora per la prima volta quest’anno ed aver esposto al patibolo pubblico Thiago Motta, ha anche rivendicato i meriti tattici, definendo il Napoli una squadra europea. Eppure una vena di malinconia ha attraversato le parole di Conte quando ha lambito il discorso mercato. “Ho un gruppo pronto ad andare la guerra per me, ma la Società sa di cosa avremmo bisogno”. E questo dopo aver già mandato un messaggio in precedenza con la frase lapidaria: “Per costruire un progetto vincente dobbiamo fare le cose come Dio comanda”. In questo caso non comanda Dio, ma molto più semplicemente Aurelio De Laurentiis. Il manifesto di Conte è esattamente per il Presidente chiamato ed esortato ad uno sforzo di investimento ulteriore in questa ultima settimana di gennaio, in base alla cessione di Kvara e ad oggettivi tasselli che foss’anche solo numericamente mancano per competare la rosa.

L’immobilismo non gioverebbe a nessuno e anzi rischierebbe di gettare nel vuoto lo strepitoso lavoro e l’eccellente percorso tracciato dal Club e da proprio allenatore da agosto a gennaio. Non è un mistero di Pulcinella comprendere cosa manca al Napoli oggi. Un difensore (barra due, dopo lo stop di Olivera) e un calciatore di livello internazionale che posso occupare la casella lasciata vuota da Khvicha Kvaratskhelia. I nomi che si rincorrono sono già noti: Garnacho e Adeyemi su tutti. Le problematiche economiche e di trasferimento sono altrettanto note, ma è assolutamente il caso di superarle anche con uno slancio fuori programma. Perché il Napoli è primo con un gruppo solido come il cemento, ma che è contato nelle sue anime. Contro la Juventus, dopo una sfida intensa ed esaltante, ben tre calciatori azzurri hanno chiesto il cambio nel finale. E se è lo stesso calciatore a chiedere la sostituzione, perché è sfinito fisicamente, significa che bisogna conferire a questa rosa uomini per gestire le risorse e rendere ancor più granitica l’architettura della squadra. Mancano

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1 commento

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Salvatore Orlando

Personalmente, leggendo l’articolo di Massimo Sparnelli, condivido anche la punteggiatura. Analisi concreta e costruttiva. Le parole di Conte non lasciano alcun dubbio, soprattutto il focus sui calciatori che chiedono la sostituzione fanno capire chiaramente che la squadra necessita di nuovi acquisti. È veramente da masochisti non intervenire sul mercato da parte del presidente, anche perché in passato è stato commesso lo stesso errore. Pertanto, significherebbe perseverare. Rinnovo i miei complimenti a Massimo. Ad maiora e sempre FORZA NAPOLI

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