Più turismo in regola a Napoli e in Campania

«A Napoli ci sono 9.200 attività in regola, con le iscrizioni, i finanziamenti e i corsi di formazione possiamo migliorare l’offerta turistica e portare in Campania 40 milioni di turisti. Il nostro obiettivo deve essere quello di raddoppiare le iscrizioni dell’extralberghiero considerando l’intera provincia di Napoli. Se poi arrivassimo ad allargare tale discorso anche alle altre province, le attività ricettive extralberghiere potrebbero dare lavoro a oltre 100 mila famiglie in Campania». Lo ha detto il presidente di Confesercenti Campania (e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno) Vincenzo Schiavo.

Numeri che possono crescere ancora in base alle tendenze del mercato turistico. Nel 2025, infatti, il viaggio “lento” sta diventando sempre più popolare, con un focus crescente su esperienze autentiche e consapevoli, ma anche su uno stile di pianificazione che già a partire dalle prime fasi dell’organizzazione di un itinerario punta a essere semplice, accessibile e senza stress.

Ferryhopper, la piattaforma per la prenotazione di traghetti, abbraccia tutto questo e svela le “mode” del momento e le mete più richieste per la primavera 2025. Sempre più viaggiatori stanno cercando di sfruttare le varie ricorrenze per weekend di relax e scoperta. Con l’imminente arrivo delle vacanze di Pasqua e dei ponti del 25 aprile e del 1° maggio, le mete preferite sono quelle facilmente raggiungibili via mare, dove la durata della traversata è breve e l’esperienza ricca.

Un’altra tendenza che prende sempre più spazio è quello che vede il turismo fuori stagione in forte crescita grazie a temperature miti, smart working e strategie per destagionalizzare il flusso turistico. I mesi di aprile, maggio, settembre e ottobre stanno diventando i preferiti dai viaggiatori che vogliono evitare la folla e immergersi nei territori che vanno a scoprire.

Le isole del Golfo di Napoli ma anche la Costiera Amalfitana, raggiunta via mare per evitare traffico e parcheggi, sono le destinazioni ideali per vivere un’esperienza sempre più consapevole, lontano dalla frenesia quotidiana.

Senza dimenticare che la Napoli turistica continua a piacere al resto d’Italia e al mondo. L’anno scorso il capoluogo partenopeo fu invaso da un esercito di 14 milioni e mezzo di visitatori. Anche se le previsioni sono di una nuova crescita, complici i flussi indiretti del Giubile vista la vicinanza con Roma. Ma soprattutto saranno di attrattiva le celebrazioni per il compleanno speciale della città, che compie 2.500 anni. E allora ci si prepara ad accogliere 17 milioni di ospiti, un dato previsionale che pone Napoli di fronte a diversi interrogativi: il sovraccarico delle infrastrutture e dei trasporti, la concentrazione dei turisti nei luoghi più “in” della città. Oltre alla mancanza di personale nel comparto.

«Allo stato attuale – ha spiegato Schiavo – grazie anche al lavoro profondo che abbiamo svolto in Confesercenti con i nostri professionisti, abbiamo favorito l’emersione delle attività precedentemente abusive regolarizzandole. In questo modo siamo riusciti a cambiare le sorti di questo settore fondamentale per il comparto turistico e ricettivo della nostra città. Soltanto a Napoli tali attività danno lavoro a oltre 30mila persone, considerando anche l’indotto “esterno” (ditte di pulizie, di manutenzione, lavanderie, addetti alla colazione). Migliorare la qualità dei servizi resta l’unica vera possibilità per far crescere il mondo del turismo campano: l’obiettivo è raggiungere, dagli attuali 200mila, quota 350mila turisti a Napoli e dai 21 milioni che ogni anno visitano la nostra regione passare a 40 milioni».

Per esempio la Campania ha un potenziale enorme nel settore fieristico, ancora inesplorato, per far crescere il numero di visitatori e conseguentemente il fatturato di tutte le parti coinvolte. Le fiere realmente attrattive, a livello internazionale, sono dieci all’anno. Le città campane maggiormente attrattive per i turisti si confermano Napoli e Pompei con oltre quattro milioni di visitatori all’anno. L’aeroporto di Capodichino, scalo piccolo e cittadino, si conferma un’eccellenza chiamata a gestire un flusso di oltre 12 milioni di viaggiatori all’anno a cui l’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi darà una importante mano.

Infine il riferimento all’ importante ricaduta che il turismo ha sulla forza lavoro. «L’indotto del turismo in Campania è fondamentale – ha concluso Schiavo -. Circa 700mila lavoratori sono impegnati nel settore alberghiero nei circa 2mila alberghi, 38mila ristoranti e 11mila bed&breakfast. La Campania è una regione che può legittimamente ambire a diventare la più visitata in Italia nei prossimi anni. Oggi è capofila nel Mezzogiorno, ma se noi lavoriamo sul mondo delle fiere, sul settore del turismo religioso, sui giovani e gli studenti in particolare, credo che la Campania nel giro di qualche anno possa guardare le altre regioni d’Italia dall’alto in basso, riuscendo così a moltiplicare le opportunità di occupazione grazie anche a un tessuto imprenditoriale all’altezza della domanda turistica che arriva da ogni parte del mondo». (M.C.)

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Digital Strategist di Napoli, si occupa da oltre 10 anni di Social Network e Digital Marketing. Curriculum è ampio e vario dalla fotografia e video analogici alle attuali tecniche CGI. Spotte.it è il suo marchio di produzione.

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