Rissa tra minorenni a Chiaia: sei denunciati

Rissa violenta di notte in via Ascensione, nel quartiere Chaia dove sono intervenuti i carabinieri della compagnia Centro per la segnalazione di una grossa rissa. I militari dell’Arma raggiungono l’obbiettivo e nella strada stretta coperta da antichi ciottoli e che permette di raggiungere in pochi minuti la chiesa omonima dalla riviera di Chaia c’è chiacchiericcio ma non trovano alcuna rissa. Sono arrivati tardi.
Poco distanti, però, sei ragazzini parlano tra loro e si allontanano velocemente. Sono giovanissimi, hanno tra i 13 e i 16 anni, sono tutti di buona famiglia e indossano felpe nere con cappuccio. Non fanno nulla di particolare ma i carabinieri decidono di fermarli e identificarli. Bastano pochi minuti ai militari per collegarli alla rissa segnalata poco prima. Le immagini dei sistemi di videosorveglianza parlano chiaro e permettono ai militari di cristallizzare la vicenda. Poco prima c’era stata una rissa tra due gruppi di ragazzini e quei sei appena fermati vi avevano fatto parte. I minorenni vengono così segnalati all’autoritá giudiziaria per poi essere affidati ai rispettivi genitori. Le indagini proseguono per identificare gli altri ragazzi.

“Vergognosa rissa tra giovanissimi – commenta il deputato Francesco Emio Borrelli – . Un gruppo di ragazzi ha percorso Via Ascensione in direzione Riviera di Chiaia per scontrarsi contro un altro gruppo di giovanissimi provenienti dal versante opposto. Al loro incontro, ne è nata una rissa spaventosa durante la quale residenti della zona hanno assistito a pestaggi violentissimi ed hanno udito anche cori e minacce riguardanti studenti del Liceo Mercalli contro studenti del Liceo Umberto”. “Questo ennesimo episodio di violenza – aggiunge Borrelli – tra adolescenti ci lascia basiti. Denunceremo la cosa alle forze dell’ordine e chiederemo di fare chiarezza sulla vicenda”. Il deputato Francesco Emilio Borrelli, insieme al consigliere della Municipalità 1 Lorenzo Pascucci. A quest’ultimo sono stati invitati video girati da residenti della zona che hanno cercato, invano, di allertare Polizia e Carabinieri che, denuncia Borrelli, “non hanno mai risposto al telefono”.

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