Ruba 600 kg di pesce, arrestato dai carabinieri
Il campionario dei furti assurdi si arricchisce. Fermato un pescivendolo con 600 chili di pesce rubato. Quante volte abbiamo sentito dire che “la realtà supera la fantasia”? E quante altre ci ritroviamo a pensare che certi fatti di cronaca dovrebbero finire nella sezione commedie di una libreria? La storia ci insegna che l’assurdo non ha limiti e che l’incredibile di ieri diventa facilmente routine di domani. Un nuovo evento riesce sempre a superare il precedente, lasciandoci solo con un sorriso incredulo.
Ogni giorno peschiamo un nuovo esempio dall’infinito catalogo della realtà. Dai racconti familiari ai furti più insoliti, da tragedie a storie che strappano un sorriso, il confine tra realtà e ironia è sempre più sottile. Oggi parliamo di furti, una categoria che non smette mai di sorprenderci, vera miniera di meme involontari.
Dall’uomo che si è arrampicato su un albero per rubare pigne, rompendo il ramo sotto di sé e finendo con una frattura al polso e una denuncia, ai tombini trafugati, passando per bilance rubate nelle isole ecologiche e perfino moka sottratte in canoniche. Non dimentichiamo poi i fenomeni inspiegabili come i furti di colla per dentiere nei supermercati dell’estate scorsa. Eppure, mancava ancora un tassello: il furto di pesce. Un crimine tanto bizzarro quanto improbabile, portato a termine – ironia della sorte – da un pescivendolo, proprio nei giorni che precedono il Natale. È successo a Sorrento, nel cuore della notte. Un uomo, armato di furgone e di una buona dose di audacia, si introduce nei magazzini di un’azienda ittica in via San Renato. Senza perdere tempo, carica rapidamente 600 chili di pesce, tra le specie più ricercate per le tavole natalizie. Non è lì per lavoro, né quel pesce è stato acquistato. Un cittadino insospettito chiama il 112. I carabinieri di Sorrento, prontamente intervenuti, intercettano il veicolo già in movimento. Alla guida trovano un 59enne incensurato di Piano di Sorrento, con il cassone pieno della refurtiva: sei quintali di pesce destinati al mercato nero. L’uomo è stato arrestato e posto ai domiciliari, mentre il bottino è tornato nelle mani del legittimo proprietario. Un’altra storia da aggiungere alla nostra collezione di furti surreali, a riprova che la realtà ha sempre qualcosa di nuovo con cui sorprenderci.
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