Una “Colazione tra donne”: spopola a Napoli l’iniziativa di Olga Kovaleva

Una “Colazione tra donne” per affermare i valori dell’autonomia, del riscatto e della libertà di essere se stesse delle donne. L’iniziativa si svolge ogni settimana in uno dei caffè di Napoli, dal Vomero a Chiaia o al Centro storico, e vede la partecipazione di circa 30 donne.
A partorire questa idea è stata Olga Kovaleva, russa dai capelli rossi di San Pietroburgo, madre di tre figli che vive a Napoli da dieci anni e lavora nel campo del marketing. “Ho vissuto anche al Nord – ci dice subito Olga – ma ho capito che lì si lavora solo mentre la vita va vissuta e a Napoli si vive meglio, ci si gode di più la vita. Quindi sono subito tornata qui nel febbraio del 2023 e dopo due mesi, ad aprile, ho organizzato la prima “Colazione tra donne”. L’idea mi è venuta perché ho capito che tante donne, specie se sono arrivate ai 35-40 anni e sono mamme oppure divorziate, non sanno come reagire a questa situazione, non riorganizzano la loro vita, non riescono a capire chi sono, fanno tante cose in automatico. Portano i bambini a scuola con zaini pesanti sulle spalle, cucinano, lavorano… insomma tutto ma spesso trascurando se stesse”. E invece, come ci spiega ancora Olga, “bisogna sapere chi si è, il proprio valore e perché si fanno le cose di tutti i giorni. E così ho costituito un’associazione che si chiama ‘Ce la farai’ per aiutare le donne del posto e per cambiare la mentalità dal momento che sono le donne che crescono i figli – racconta – ed ho iniziato a realizzare questi eventi”. Eventi a cui partecipano ogni settimana 30 donne delle 2mila che si sono rivolte nel giro di un anno all’associazione. “Sono tante le storie di donne che si sono ritrovate e hanno oggi una storia di successo personale, anche a livello imprenditoriale”, aggiunge con orgoglio Olga. E tra le donne aiutate ce n’è stata anche qualcuna che ha portato un vissuto di violenze e che ha trovato un sostegno ed una guida per rialzarsi.
Oggi l’iniziativa “Una colazione tra donne” rappresenta un punto di riferimento per centinaia di donne non solo di Napoli ma anche della provincia, che tutte le settimane raggiungono il bar scelto di volta in volta per partecipare all’evento al femminile. Che rappresenta un momento di confronto, di conforto ma soprattutto di crescita personale, un appuntamento per riflettere insieme e superare tutte le insicurezze e gli ostacoli che si possono incontrare verso l’autorealizzazione e la riscoperta di se stessi. “C’è anche chi viene da Nola – spiega Olga – e ci sono donne straniere e italiane di varie età, dai 20 ai 45 anni circa, ma ogni esperienza diventa preziosa. Molte donne vengono solo per fare due chiacchiere ma poi al primo incontro si rendono conto che c’è qualcosa che non va nella loro vita”.
Il raggiungimento dei propri obiettivi personali e il successo non sono visti come traguardi irraggiungibili, ma come il frutto di scelte consapevoli e coraggiose. Altro che colazione: siamo davanti ad una comunità che rende omaggio alle donne, alla loro resilienza e le aiuta a ritrovarsi e a risplendere della loro luce naturale senza che siano più relegate solo alle responsabilità che hanno. “Gli uomini sono più semplici – dice Olga – noi donne siamo più complesse ma siamo multifunzionali. Ma una donne felice è molto meglio di una donna triste, sia a lavoro che in famiglia”.

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Alessandro Migliaccio Giornalista e scrittore, autore di numerose inchieste nazionali sulla camorra, sugli sprechi di denaro pubblico, sulla corruzione, sulle truffe e sui disservizi in Italia. Ha lavorato dal 2005 al 2020 per “Le Iene” (Mediaset), affermandosi con una serie di servizi che hanno fatto scalpore tra cui quelli sulla compravendita di loculi nei cimiteri, sulla cosiddetta "terra dei fuochi" e sulla pedofilia nella Chiesa. Ha lavorato anche per “Piazza pulita” (La7), Il Tempo, Adnkronos, E-Polis, Napolipiù, Roma, Il Giornale di Napoli e Il Giornale di Sicilia. Ha scritto tre libri di inchiesta (“Paradossopoli – Napoli e l’arte di evadere le regole”, ed. Vertigo 2010, “Che s’addà fa’ pe’ murì – Affari e speculazioni sui morti a Napoli”, ed. Vertigo 2011 e “La crisi fa 90”, ed. Vertigo 2012) e un libro di poesie (“Le vie della vita”, ed. Ferraro 1999). Ha ricevuto una targa dall'Unione Cronisti Italiani come riconoscimento per il suo impegno costante e coraggioso come giornalista di inchiesta. Ha ricevuto anche il Premio L'Arcobaleno napoletano dedicato alle eccellenze della città partenopea. È stato vittima di un'aggressione fisica da parte del comandante della Polizia Municipale di Napoli nel 2008 in seguito ad un suo articolo di inchiesta ed è riuscito a registrare con una microcamera nascosta l'accaduto e a denunciarlo alle autorità devolvendo poi in beneficenza all'ospedale pediatrico Santobono di Napoli la somma ricevuta come risarcimento del danno subito. Nel 2017 ha fondato e diretto per alcuni anni Vomero Magazine, nel 2019 ha fondato il quotidiano Napoli, di cui è stato direttore per 4 anni. Attualmente, oltre agli articoli per Napoli Oggi, lavora anche per Napoli Today dove pubblica inchieste e approfondimenti sulla città ed inoltre collabora con la trasmissione Striscia la Notizie oltre che con le riviste Oggi e Giallo.

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