Il pubblico del Politeama plaude La Traviata del Sicilia Classica Festival. Il 28 maggio il concerto “Queen Barcelona Opera Rock” al Teatro Augusteo

Foto Monica Ricci

E’ stata una Traviata non solo molto applaudita, ma anche tanto ripresa in video dallo stesso pubblico- probabilmente per le particolari scelte registiche che raccontano la società parigina del 1850 senza filtri- quella messa in scena dal cast del Sicilia Classica Festival, ieri sera domenica 21 aprile sul palcoscenico del Teatro Politeama di Napoli.

“Per snobilitare una vicenda che non ha niente di fiabesco, ma che tratta in maniera cruda e reale dell’ipocrisia civile, della prostituzione e della violenza”, la regia del giovane Lorenzo Lenzi ha visto- tra le altre scelte- anche quella di una serie di retroproiezioni sul fondo della scena, ricche di riferimenti all’arte e volte a simboleggiare una quotidianità stucchevolmente perfetta e destinata a crollare nel primo e nel secondo atto (il Cesto di fiori di Delacroix si unisce a un trio di statue viventi che omaggiano le Grazie del Canova), il concetto della Vanitas e della caducità della vita attraverso le nature morte nel terzo atto. In linea con questa visione, anche la scelta delle luci del light designer Vincenzo Cusumano e le coreografie “anticonformiste” ideate da Stefania Cotroneo.

Ad incantare il pubblico- apparso molto eterogeneo sicuramente per età (presenti in sala anche bambini)- ci ha invece pensato la voce dolcissima del soprano Maria Francesca Mazzara nel ruolo di Violetta Valery (accorsa in sostituzione di Desirée Rancatore, assente a causa di un’influenza di stagione, ndr), bene accompagnata dalla voce possente del tenore Rosolino Claudio Cardile, nel ruolo di Alfredo Germont, e dalla tecnica vocale del baritono Giovanni Palminteri, nel ruolo di Giorgio Germont.

Calzanti anche le interpretazioni del resto del cast: Gabriella Aleo in Flora Bervoix, Francesco Ciprì in Gastone, Francesco Cascione nel Barone Douphol, Maria Mellace in Annina, Alex Franzò nel Marchese D’Obigny, Luciano Montanaro nel Dottor Grenvil.

“Siamo felici che la nostra Traviata abbia fatto nuovamente breccia- commenta il Direttore artistico Nuccio Anselmo- la cosa che ci inorgoglisce maggiormente è essere riusciti a creare una squadra di artisti provenienti da ogni luogo d’Italia. La volontà di diffondere la cultura dell’Opera ci unisce”.

Ineccepibili anche la bacchetta del Maestro di calibro internazionale Francesco Di Mauro, l’Orchestra Filarmonica Pugliese e il Coro Lirico di Lecce- Maestro del Coro Vincenza Baglivo. Scene Sicilia Classica Festival, costumi di Fabrizio Buttiglieri, light designer Vincenzo Cusumano, assistente ai costumi Gisella Anselmo e Marianna Stellino, trucco e parrucco Alfredo Danese, Direttrice di palcoscenico Clementina Cecere, Maestro collaboratore Vanessa Sotgiu, ufficio stampa Pamela Giampino, segretaria di produzione Giusi Viviano, fotografia Monica Ricci.

Intanto, il Sicilia Classica Festival è già pronto per un’altra sua produzione, lo spettacolo “Queen Barcelona Opera Rock”, che vedrà la voce del soprano di calibro internazionale Desirée Rancatore fondersi con quella del rocker svedese Johan Boding, accompagnati dall’Orchestra della Magna Grecia con la direzione del Maestro Roberto Molinelli, L.A. Chorus, Maestro del Coro Graziano Leserri, direttore artistico Nuccio Anselmo. Lo spettacolo è in programma martedì 28 maggio 2024 alle ore 21, al Teatro Augusteo di Napoli.

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Alessandro Migliaccio Giornalista e scrittore, autore di numerose inchieste nazionali sulla camorra, sugli sprechi di denaro pubblico, sulla corruzione, sulle truffe e sui disservizi in Italia. Ha lavorato dal 2005 al 2020 per “Le Iene” (Mediaset), affermandosi con una serie di servizi che hanno fatto scalpore tra cui quelli sulla compravendita di loculi nei cimiteri, sulla cosiddetta "terra dei fuochi" e sulla pedofilia nella Chiesa. Ha lavorato anche per “Piazza pulita” (La7), Il Tempo, Adnkronos, E-Polis, Napolipiù, Roma, Il Giornale di Napoli e Il Giornale di Sicilia. Ha scritto tre libri di inchiesta (“Paradossopoli – Napoli e l’arte di evadere le regole”, ed. Vertigo 2010, “Che s’addà fa’ pe’ murì – Affari e speculazioni sui morti a Napoli”, ed. Vertigo 2011 e “La crisi fa 90”, ed. Vertigo 2012) e un libro di poesie (“Le vie della vita”, ed. Ferraro 1999). Ha ricevuto una targa dall'Unione Cronisti Italiani come riconoscimento per il suo impegno costante e coraggioso come giornalista di inchiesta. Ha ricevuto anche il Premio L'Arcobaleno napoletano dedicato alle eccellenze della città partenopea. È stato vittima di un'aggressione fisica da parte del comandante della Polizia Municipale di Napoli nel 2008 in seguito ad un suo articolo di inchiesta ed è riuscito a registrare con una microcamera nascosta l'accaduto e a denunciarlo alle autorità devolvendo poi in beneficenza all'ospedale pediatrico Santobono di Napoli la somma ricevuta come risarcimento del danno subito. Nel 2017 ha fondato e diretto per alcuni anni Vomero Magazine, nel 2019 ha fondato il quotidiano Napoli, di cui è stato direttore per 4 anni. Attualmente, oltre agli articoli per Napoli Oggi, lavora anche per Napoli Today dove pubblica inchieste e approfondimenti sulla città ed inoltre collabora con la trasmissione Striscia la Notizie oltre che con le riviste Oggi e Giallo.

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